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Il mondo della scuola primaria sembra vivere, ai giorni nostri, un malessere per certi versi nuovo, perché provocato dall'incontro con forme di disagio degli alunni diverse da quelle con le quali si era confrontato e alla quali aveva ben risposto nei decenni precedenti, quando era stata chiamato a un profondo rinnovamento didattico e metodologico per integrare le varie forme di disabilità nella scuola comune. Le nuove forme di disagio dei bambini del terzo millennio, che si esprimono prevalentemente attraverso forme di tipo comportamentale, creano un autentico "disagio educativo" (disagio degli adulti di fronte al disagio dei bambini), perché richiedono un nuovo modello teorico e metodologico per essere opportunamente "accolte" dentro uno "spazio mentale" e dentro uno "spazio istituzionale" che consenta una risposta educativa e didattica adeguata. Il libro si propone di contribuire a delineare tale spazio, al fine di permettere al mondo della scuola di ritrovare al proprio interno le energie umane, professionali e istituzionali con le quali organizzare valide risposte didattiche e educative ai sofferti "messaggi di aiuto" quali sono considerate, per postulato teorico, le forme di disagio che i bambini esprimono a scuola. Il libro è particolarmente indicato per tutte le persone che, per esigenze diverse, sono in costante contatto con i bambini e le loro "fatiche evolutive", e che intendono riflettere sulle proprie "fatiche educative".